Quindici date da ricordare nella storia mondiale dell’Italia

Quindici date da ricordare nella storia mondiale dell’Italia.

 

Questa è una ristretta selezione di date tratta dalla “Storia mondiale d’Italia”, edita da Laterza, 2017, a cura di Andrea Giardina. E’ tratta dal supplemento Robinson del quotidiano “La Repubblica” di domenica 12 novembre 2017, alle pp. 14-17.

 

3200 a. C. Dal ghiaccio il primo uomo delle Alpi.

Errabondo, scaltro, ingegnoso. Cacciatore e raccoglitore. Conosce l’agricoltura e i metalli, si copre il corpo di tatuaggi: questo è l’identikit del primo uomo alpino. Ma su di lui restano ancora senza risposta un’infinità di domande e, soprattutto, come ha potuto conservarsi intatto per più di cinquanta secoli?

753 a. C.  Il sangue misto di Roma.

Una città che nasce dalla mescolanza. Un amalgama di elementi etnici eterogenei, un aggregato di culture diverse. L’Asilo aperto a tutti, persino a schiavi e a fuggitivi, sulla cima del Campidoglio divenne per i romani immagine simbolo dell’identità e motivo ispiratore della loro politica internazionale.

150 a. C.  L’espansione romana e la Groenlandia.

I carotaggi effettuati in Groenlandia rivelano come l’epoca in cui l’inquinamento atmosferico, prima della rivoluzione industriale, è al suo livello più elevato è quella dei secoli tra il II a. C. e il II d. C. Un segnale della performance dell’economia dell’impero romano, nel momento del primato della Penisola.

1228  I numeri: dalla Cambogia a Fibonacci.

Un cammino che inizia nelle foreste della Cambogia nel VI secolo, attraversa tutta l’Asia e giunge sulle coste dell’Africa. Lì le nove cifre più lo Zero passano nelle mani del pisano Leonardo Fibonacci. Il loro sbarco in Europa, con il Liber Abaci, cambia il nostro modo di ragionare e di concepire il mondo.

1472  La Senyora Catalina e il senso del denaro.

Nella seconda metà del XV secolo una mercantessa catalana vive a cavallo tra la Sicilia e la Catalogna. Madre di quattro figli, Caterina Llull i Sabastida si muove a suo agio tra lettere di cambio e contratti. L’energia di questa figura ci conduce al centro di una repubblica internazionale del denaro.

1591  Livorno, il porto delle Nazioni.

Le Costituzioni Livornine istituiscono il porto a Livorno e concedono immunità ai mercanti, con libertà religiosa e commerciale. Arrivano così armeni, greci, inglesi, tedeschi, francesi, ebrei. Il “cosmopolitismo comunitario” di Livorno nell’Italia della Controriforma proietta le attività mercantili italiane nel mondo.

1739  Il Paese dei cicisbei.

Italiani di dubbia morale? La figura del cavalier servente era per tanti viaggiatori stranieri la prova provata di costumi leggeri e inaffidabilità. Una narrazione di stereotipi nazionali che, per reazione, avrebbe alimentato il rapporto fra riabilitazione morale e rinascita politica nel Risorgimento.

1843  Gioberti e il primato degli Italiani.

Può un’opera di scatenato nazionalismo condividere un’idea della storia propria di una koiné intellettuale transnazionale? E può un mattone indigeribile diventare uno dei massimi bestseller del Risorgimento? Sì: “Del primato morale e civile degli Italiani” di Vincenzo Gioberti riesce in entrambe le imprese.

1848  Il “Nabucco” a New York.

Verdi arriva presto oltreoceano, nel quartiere dei teatri che cresce intorno a Broadway Avenue. L’opera italiana è già a metà secolo uno dei passatempi teatrali più amati dal pubblico americano. E il flusso transatlantico di solisti e compagnie diventa uno dei cardini del sistema operistico in Italia.

1870  Lo spettacolo mediatico di Porta Pia.

Dopo la caduta di quel che resta dello Stato Pontificio, nel giro di poche ore la capitale del mondo cattolico cede alla forza delle armi e all’anacronismo di una condizione politica insostenibile. L’ultimo atto del Risorgimento è un avvenimento mediatico di forte impatto emotivo per il pubblico (inter)nazionale.

1949  “E’ nato nu criaturo niro, niro”.

Dopo la guerra, l’Italia scopre di aver cambiato, almeno in parte, colore. I bambini e le bambine meticci o dai “tratti negroidi” sono il frutto delle avventure coloniali e del passaggio delle truppe alleate. Una questione, quella dei “negri italiani”, che racconta molto di noi e torna ad aprirsi.

1958  La modernità di “Volare”.

Un cantante pugliese, emigrato a Torino, si fa conoscere a Roma come interprete di melodie siciliane. Vince il festival di Sanremo con un pezzo che diventa una hit mondiale. Dal Brasile al Sudafrica, dagli Usa alla Norvegia, “Nel blu dipinto di blu” diventa il simbolo dei tempi nuovi.

1964  Il computer prima del computer.

Prima della Xerox, della Apple e dell’H-P, il personal computer nasce in Italia, a Ivrea? Tra mito, sfortuna e occasioni mancate, la storia della “Perottina” o P101 ci racconta molto sulle capacità innovative del nostro Paese, come anche dei difetti endemici del suo sistema produttivo.

2001  Genova, l’altro mondo al G8.

Nel luglio del 2001 migliaia di persone di tutto il mondo convergono a Genova per affermare che “un altro mondo è possibile” e per contestare il vertice dei capi di Stato del G8. Gli scontri con le forze dell’ordine e le successive violenze repressive sconcertarono l’Europa.

2015  Il vento caldo di Lampedusa.

Nel Mediterraneo si susseguono i viaggi di migranti che dall’Africa e dal Medio Oriente provano a raggiungere le coste italiane. Cercano scampo da guerre e povertà. Migliaia muoiono in mare. Ma nessuno può fermarli. Dobbiamo averne paura o portano cambiamenti come altre volte nella storia d’Italia?

 

                                                        Gennaro  Cucciniello